Come e soprattutto che cosa documentare dell’esperienza triennale del progetto Cl@sse 2.0? Quali progetti, quali percorsi, quali momenti significativi? E’ davvero difficile scegliere! Quindi in questo spazio mi lascerò andare ad una sorta di riflessione in forma narrativa…
La scelta iniziale
Praticamente un salto nel buio! Stabiliti classe e relativo consiglio, il primo scoglio è stato quello di individuare quali strumenti acquistare. La LIM era già presente in classe ma si trattava di scegliere tra notebook, netbook, cablatura dell’aula, wireless, eventuali tablet, software, videocamera…… Per tutto il primo anno ci abbiamo pensato e ripensato, nel frattempo bisognava partire con quello che avevamo a disposizione.
Primo anno
La scuola dispone di un laboratorio multimediale, in classe c’è la LIM, i ragazzi hanno a disposizione tutti i libri di testo in formato digitale e la maggior parte di loro possiede oppure ha accesso al pc domestico. Bene, è già molto! E adesso? Dal Comune ci arriva la proposta di un progetto di mobilità sostenibile “A zonzo per la città in sicurezza”(Agenda 21) con l’intervento di un esperto esterno, durante le ore curricolari. Aderisco immediatamente, la proposta è molto interessante e, fortunatamente, prevede l’utilizzo di strumenti multimediali, pc, internet… Inoltre promuove l‘utilizzo della bici negli spostamenti in città, lo sviluppo delle piste ciclabili e la promozione della conoscenza del territorio. Sono tematiche che mi interessano da sempre. Assieme all’esperto calibriamo il progetto sulla classe e soprattutto sulle tecnologie a disposizione. Possiamo cominciare: 2 ore alla settimana.
Nel frattempo comincio ad utilizzare sempre più frequentemente la LIM durante le lezioni.
Mi accorgo subito che i ragazzi, pur non avendoli mai usati, apprendono rapidamente l’utilizzo degli strumenti. Nonostante i miei corsi LIM, molti di loro intervengono e, sempre più spesso, trovano soluzioni, “smanettano con facilità” e mi aiutano. Mi rendo conto che ho bisogno di loro e la relazione docente/alunno assume nuove caratteristiche: io supervisiono, dirigo, indico, propongo e loro cercano e talvolta trovano soluzioni.
Il progetto procede e naturalmente la programmazione salta, così come saltano gli orari, urge “flessibilità”. Aumentiamo le ore di presenza in classe dell’esperto esterno, che sfora anche nelle altre discipline, in questo modo la muldisciplinarietà è garantita. Inoltre mi accorgo che abbiamo necessità di comunicare e di tenerci in contatto, così i ragazzi aprono un account gmail: sarà il nostro ambiente di comunicazione, di archiviazione di documenti, di condivisione. Tutti acquistano una chiavetta usb….che diventerà una sorta di “quaderno/archivio mobile casa/scuola”. In classe la LIM è sempre accesa e le lezioni frontali diventano interattive, il lavoro di preparazione delle lezioni aumenta e si dilata, così come la correzione dei lavori domestici, niente più pile di quadernoni da portare a casa…solo una busta con 24 chiavette o la sezione documenti di gmail. Ma correggere richiede più tempo…molto più tempo. E i ragazzi possono sempre raggiungermi per chiarimenti…sempre.
Secondo anno
Arrivano i notebook, uno per alunno. Grande entusiasmo da parte della classe e un po’ di preoccupazione da parte mia… riuscirò/riusciremo a controllare la situazione? I ragazzi rispetteranno “le regole di bordo” stabilite per l’utilizzo dei pc e di internet? Riuscirò/riusciremo a trovare un equilibrio tra il digitale e il cartaceo? Quali software utilizzare? Dove cercare? Come scegliere? Io che ne so…sì, certo, uso il computer da moltissimi anni ma per me, prevalentemente per me: office, email, internet….La cl@sse 2.0 è un’altra storia.
Devo organizzare lezioni, trovare soluzioni per condividere materiali, diventare abile con la LIM, controllare i loro lavori… Per fortuna i ragazzi continuano ad aiutarmi, il loro feedback è costante e, come ormai frequentemente succede, anche i loro suggerimenti sono sempre più utili.
Nel frattempo procediamo con il nostro progetto “A zonzo...", grazie al quale la classe ha modo di sperimentare google earth, google maps, uscire sul territorio per realizzare foto, archiviare e organizzare i materiali, pianificare una campagna di comunicazione del lavoro svolto (poster pubblicitari, montaggio filmati uscite, realizzazione di mappe tematiche, slides show…).
Sì, ma Italiano e grammatica? Riesco a svolgere normalmente il programma di italiano che però posso arricchire, grazie al web: filmati, siti, immagini, you tube e una marea di software free per la grammatica. Ben presto anche il libro di testo digitale diventa superfluo…a volte la mia lezioncina preparata a casa va a farsi benedire, la curiosità dei ragazzi diventa anche la mia e anche il mio cervello inizia a linkare. Forse le informazioni sono troppe e dispersive, c’è la necessità di selezionarle, organizzarle e trovare il modo di sedimentarle. Proviamo con gli schemi…Ma sono le mappe concettuali che forniscono ai ragazzi il modo di organizzare e relazionare le informazioni. Scarichiamo Cmaps free, i ragazzi lo utilizzano quasi quotidianamente, alcuni prendono così anche gli appunti durante le lezioni e poi arricchiscono il loro lavoro con immagini e links.
“Ma prof. perché continuiamo a fare il compito di italiano con carta e penna?” “Per non perdere completamente l’uso delle mani Giovanni e poi, in terza, il vostro esame di stato non sarà diverso da quello delle altre classi! Anzi, a proposito dell'uso delle mani... che ne dite se realizziamo un graffito su una parete esterna della scuola? C’è un progetto che ci mette a disposizione un writer esperto e un tema da affrontare “Conflitti, litigi e altre rotture”, ha a che fare con il problema del bullismo, di cui abbiamo tante volte parlato….”
E’ così che parte anche un secondo progetto, coinvolgiamo “arte e immagine” e partiamo: lezioni propedeutiche su come realizzare un fumetto, il graffitismo, artisti famosi, il tema del bullismo a scuola...
E che c’entra la tecnologia con il writing? Beh, c’entra:
Finalmente “A zonzo…” è completo, il video e gli spot sulla nostra “Città a misura” (vai sezione video) sono pronti e le nostre mappe su google, arricchite dai simboli (piste ciclabili, parchi, luoghi di interesse, mestieri…), sono pubbliche!
Questa sono le mappe realizzate dai ragazzi su google maps. Si tratta di luoghi di interesse della città di Monfalcone, che i ragazzi hanno individuato, fotografato (nel corso delle uscite sul territorio) e segnalato.
Potete anche visualizzare le mappe dalla pagina principale di google maps dedicata al progetto
"A zonzo" seguendo questo link:
http://maps.google.it/maps/user?uid=214402934263555123236&hl=it&gl=it&ptab=2
Terzo anno
I ragazzi sono sempre più esperti e veloci nell’organizzare l’aula, accendere i pc e la Lim, che io quasi non tocco più, se non nella parte iniziale delle lezioni…per il resto se ne occupano loro: trovo tutto già predisposto quando entro in classe e al mio fianco c’è sempre, a turno, un “aiutante”; non c’è nulla da fare, sono più veloci di me…a volte anche troppo.
Ma allora l’insegnante che fa? Predispone, organizza, supervisiona e naturalmente trasmette apprendimenti. Lavora a casa (moltissimo, a volte davvero troppo) e in classe gestisce e supervisiona. I ragazzi hanno capito che le lezioni sono co-costruite, io ho bisogno di loro e naturalmente loro di me. Questo è l’aspetto più entusiasmante dell’esperienza, il reciproco scambio che però conserva l’essenza della relazione docente/discente: i ragazzi riconoscono il mio ruolo ma sono soddisfatti quando possono insegnare qualcosa a me, che accetto ben volentieri il loro aiuto, insomma si progredisce assieme.
Tutto bene, ma il programma di italiano e grammatica? Procede. Il web offre risorse illimitate: possiamo scaricare testi, leggere quotidiani, ascoltare poesie anche dalla voce degli stessi autori, guardare brani di film, ascoltare musica… E poi scrivere testi, fare esercitazioni, compilare schede di lettura, schede di analisi di film, costruire ipertesti, fare ricerche individuali e/o di gruppo, esporre i lavori….
E le veriche? Accanto a quelle “tradizionali” inizio a predisporre web quest e web test per tutte le discipline e i test di grammatica in linea offrono anche la possibilità dell’autocorrezione.
I materiali prodotti sono molti e diversificati e l'utilizzo della tecnologia è pratica quotidiana, certo, non è tutto oro quello che luccica. Il lavoro è indubbiamente aumentato così come le ore al pc (troppe!) e i ragazzi, inizialmente entusiasti, attenti e concentrati si abituano ben presto agli strumenti e mettono in atto le stesse strategie di sempre: “Ho dimenticato la chiavetta, il pc di casa non funziona, la connessione è saltata, non riuscivo ad aprire gmail, qualcuno ha cancellato il mio lavoro dai documenti….” Ma molti, non tutti ovvio, hanno acquisito buone competenze e una certa consapevolezza nell’uso degli strumenti. Selezionano i siti significativi e utili, producono buone presentazioni, si cimentano con software accattivanti (Prezi), sono in grado di eseguire ricerche significative e i tempi di esecuzione sono diminuiti. Hanno imparato a condividere lavori, i più esperti danno una mano a quelli meno “portati”, si scambiano informazioni ed in generale utilizzano tutti gli strumenti a disposizione, compresi i tablet (ultimo acquisto) interattivi con la LIM.
Nasce l’idea di aprire un sito. Ottimo! Ma io non ne so nulla….davvero! E tra i colleghi non c’è questa competenza. Riceviamo una dritta dai nostri supervisori della documentazione: jimdo, gratuito ed intuitivo. Ci proviamo…ma a me non sembra così facile. I ragazzi si offrono di pensarci: organizzano una redazione, stabiliscono i compiti, scelgono l’aspetto e la navigazione ed iniziano a raccogliere materiali, compiti, lavori prodotti, video, foto, scrivono le loro opinioni sull’esperienza e riportano qualche momento significativo.
C’è un gran disordine nel sito: le pagine sono organizzate alla rinfusa, molti lavori sono imprecisi e a volte zeppi di errori ma per noi docenti controllare tutto è un’impresa quasi impossibile e sinceramente non me la sento di cancellare i lavori imperfetti! Li lasciamo liberi…troppo…a volte. Dovremmo avere a disposizione qualcuno che se ne intende ma il tecnico della scuola non può occuparsi di noi, se non raramente… il Comprensivo è grande e le urgenze sono quotidiane.
Infine...
L’impegno e la mole di lavoro di questi 3 anni sarebbero stati certamente meno ciclopici se avessi avuto competenze specifiche pregresse. L' autoapprendimento richiede tempo che non è sempre possibile trovare. Il lavoro quotidiano, in un Istituto complesso numericamente, con un Piano dell’offerta formativa attento al territorio e ai bisogni degli utenti, articolato su tempo normale e prolungato, costantemente alla ricerca di far quadrare l’offerta (laboratori, potenziamenti, attività, progetti) contando su risorse interne, richiede un impegno che va ben oltre l’orario scolastico. Resta davvero poco per l’aggiornamento e lo studio personale. Ecco, credo che le criticità maggiori siano state queste: il tempo e, in un certo senso, anche la “solitudine”. Corsi, incontri di progetto, programmazione e documentazione…ma in classe tra la teoria e la pratica a volte c'è un mondo di variabili ed imprevisti in agguato.
Non tutto è andato a buon fine e con il senno di poi sicuramente si poteva fare meglio. Non sempre i ragazzi hanno soddisfatto le nostre aspettative e non sempre siamo riusciti a coordinare gli interventi, a programmare in modo multidisciplinare a condividere apprendimenti e attività. Ma, per quello che mi riguarda, ho sperimentato un modo nuovo di fare scuola e una nuova relazione alunno/docente che ritengo assolutamente positiva e posso affermare che difficilmente tornerò indietro.
L’uso della tecnologia a scuola apre nuove finestre sul mondo e permette di avvicinarsi al mondo dei ragazzi grazie a strumenti che i “nativi digitali” frequentano con assiduità spesso solo come svago o come comunicazione virtuale sterile e ossessiva. Credo che questa esperienza abbia dato modo agli alunni di ampliare conoscenze "istintive" di strumenti che, se utlizzati consapevolmente e con equilibrio, sono senza dubbio un vantaggio.
In questi giorni i ragazzi sono impegnati con gli esami di stato. Nella sezione lavori esame del sito sono raccolte alcune delle loro tesine digitali. Si sono cimentati con quanto hanno appreso e all'orale del loro primo esame avranno modo di dimostrare le competenze acquisite. Inoltre potranno affrontare le scuole superiori con un bagaglio in più.
Seguire il loro futuro percorso scolastico fornirà certamente informazioni importanti sulla reale restituzione e valutazione del progetto "Cl@asse 2.0".
Per quello che mi riguarda "la tecnologia" è ormai parte del lavoro quotidiano in classe: ho sperimentato, provato, sbagliato,
corretto, scoperto....Sicuramente continuerò ad utilizzarla e, grazie a questa esperienza, lo farò con più sicurezza e competenza.
Eva Demarchi
Coordinatrice di classe.